In The Name Of Music: Buona la terza!

Anche il terzo appuntamento con In The Name Of Music è andato bene. Se fossimo sensazionalisti diremmo pure alla grande. La partecipazione è stata numerosa e interessata, l’entusiasmo alle stelle.

Nel pomeriggio Alessandro Pieri e Tommaso Sturlini ci hanno parlato di melodia, armonia e ritmo, e di come la differente combinazione di questi elementi possa trasformare una canzone. Abbiamo cantato e ritmato uno strambo mix tra “We will rock you”, “Who are you?” e “Smoke on the water”, e abbiamo capito che, anche facendo una cover di un pezzo famoso, possiamo impossessarcene e trasformarlo a nostro piacimento. Senza che i Queen, gli Who o i Deep Purple possano aversene a male.

La cena è stata preparata grazie all’impegno dei nostri soliti “sostenitori culinari” e servita dai soci che si sono scavicollati per vincere il premio come più volenterosi.

A pancia piena abbiamo acceso l’impianto per la jam session aperta al pubblico. A un certo punto ci siamo detti: “Oh, ma c’è un sacco di gente!”. Li abbiamo contati ed erano circa ottanta, il che vuol dire che nel corso della serata magari ne sono passatri un centinaio: oltre ogni aspettativa.

I ragazzi hanno dato il meglio, e siamo passati dai Metallica a Zucchero, nella setlist più varia della storia. Perché, come ha ricordato Tommaso sul palco, il nostro intento principale non è insegnare gli strumenti, né organizzare concerti. Ma offrire occasioni ai giovani per fare amicizia facendo musica.

Come ha fatto Giulia.

 

 

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