C’è (molto) da fare.

Giulia Iori

Tuo nome: Angela
Adesso ti trovi: a Montecatini, nella mansarda di casa mia… tanto amata da Giulia!
Come hai conosciuto Giulia? L’ho conosciuta in parrocchia (Corpus Domini – Montecatini Terme), me l’ha presentata Sebastiano come la sua migliore amica. Era il 1989. Durante gli anni di catechismo (metà anni ’80) avevo già visto e sentito Giulia che con una tastiera cantava in Chiesa. Mi aveva colpito quella ragazzina che con i suoi jeans si faceva notare all’uscita del catechismo mentre aspettava la nonna Speranza che la veniva a prendere. Lei amava l’oratorio e lo considerava come la sua “seconda casa”. Spendeva molto del suo tempo di bambina ed adolescente proprio lì cercando di abbellirlo come poteva. La potevi trovare il pomeriggio a tagliare l’erba alta del prato del campo grande di calcio oppure a verniciare le pareti della saletta per rendere l’ambiente più pulito. Tutte iniziative che, adesso capisco, riuscivano ad attirare i ragazzi e le ragazze (eterne assenti negli anni ’80 e i primi anni ’90) in oratorio.
Giulia in tre aggettivi: Ci provo!
>>>>Accogliente: il suo sorriso, i suoi occhi verdi e limpidi, le sue mani, tutti i suoi gesti ti facevano sentire il calore dell’accoglienza
>>>>Geniale: la sua capacità di memorizzare una canzone o un’aria musicale era straordinaria. Un giorno, al rientro da un pomeriggio al cinema dove eravamo andate a vedere il film “Scelta d’amore” con Julia Roberts lei è riuscita a suonare al pianoforte, proprio nelle mansarda dove mi trovo adesso, la colonna sonora del film appena visto!
>>>>Tollerante: riconosco che Giulia mi ha insegnato la tolleranza verso gli altri, verso chi è diverso da te, anche soltanto perché ha vissuto ed è stato educato in un ambiente diverso dal tuo.
La canzone di oggi che Giulia amerebbe cantare: Non sono molto aggiornata sulla musica di oggi, ma c’è una canzone che mi viene in mente adesso pensando a lei: “C’è da fare” di Giorgia. Giulia lo scriveva nei suoi appunti che c’era tanto da fare e oggi sento ancora più forte il richiamo di Giulia.
La canzone di ieri che hai amato suonare con Giulia: Infinite!!! Ma sceglierei in questo momento “The sound of silence” che cantavamo anche in chiesa nella versione spagnola “Padre nuestro Tu che estas”.
La musica nella tua vita: c’è sempre stata e sempre spero che ci sarà. E’ stata una consolazione nei momenti difficili; ho trovato nel canto la forza di ripartire tante volte. La musica nella mia vita è preghiera “Canta e cammina” (S. Agostino)
In un mondo perfetto: Non ci sarebbe più invidia, né orgoglio, né gelosia, né intolleranza, nemmeno la morte. In un mondo perfetto, dieci anni fa, Giulia ed io avremmo festeggiato insieme il suo 25° compleanno, il 27 luglio 2000, nove giorni dopo il tragico 18 luglio!
L’altro lato del dolore è: il calore di chi ti sta vicino, non solo gli amici, ma anche e soprattutto Dio che ti porta in braccio quando sei così a terra che non ce la fai a rialzarti da solo.
La Musica serve sicuramente a qualcosa. A cosa, per te? La musica è un sollievo ed una liberazione per l’anima. La musica è la forza del cuore. La musica è il linguaggio universale che unisce tutti gli esseri viventi. Vedrei bene oggi Giulia coinvolta in qualche progetto di Musicoterapia. La sua musica, la sua voce, la sua passione per la vita porterebbe oggi sollievo in tanti ambienti.

by Angela Bechini

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Author: juandpaola

Juanita è una donna di trentacinque anni che da grande voleva fare la rockstar, ma ha aperto una società di redditi immobiliari, ha una bambina di quattro anni che adora e un quasi marito inglese che parla l'Italiano peggio di Don Lurio. Se Giulia fosse ancora viva molto probabilmente Juanita sarebbe la sua tour manager.